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Una chiaccherata con LUCA NOLI - SPECIALISTA HABANOS - MILANO

 

 

Diadema S.p.a.

 
 


UNA CHIACCHERATA

CON

LUCA NOLI
SPECIALISTA HABANOS - MILANO
 

 

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Se esiste un luogo unanimemente considerato come vera e propria meta di pellegrinaggio per ogni appassionato di pipa o di sigari, questo è senz’altro Noli, un nome che evoca le atmosfere e i profumi di un negozio noto in tutto il mondo per la vastità dell’offerta e per la competenza di Leonardo Noli e dei suoi figli Simona e Luca.

Leonardo rileva nel 1973 un’antica attività, rendendola negli anni un punto di riferimento per ogni cultore del fumo lento; nella prestigiosa sede, ubicata presso la centralissima Galleria Vittorio Emanuele II e insignita del riconoscimento di Bottega Storica, i migliori tabacchi del mondo e gli accessori più prestigiosi sono, da sempre, di casa. Luca Noli ci illustra la filosofia che anima l’attività di famiglia da ben 47 anni.
 
 

Luca, per tutti gli appassionati la vostra è, più che una tabaccheria, un raffinato salotto. Dal 1973 ad oggi come si è evoluto il vostro lavoro? Cosa è cambiato in quasi 50 anni di attività, soprattutto nell’approccio al mondo dell’Habano?

La nostra tabaccheria agli esordi era un piccolo esercizio che vendeva anche souvenir di vario genere, poi negli anni mio padre ha trasformato profondamente l’attività, rendendola un riferimento per i fumatori di pipa grazie alla presenza dei marchi più prestigiosi come Dunhill e Castello. Nel 2000 grazie a Diadema sono finalmente arrivati i sigari cubani, e noi ci avvicinammo subito a questo nuovo mondo con entusiasmo. Se a Diadema dovessero cercare la copia della prima fattura, ebbene sarebbe la nostra, datata 1 giugno 2000! Da allora ci siamo sempre più specializzati, curando in maniera puntuale la conservazione grazie all’adozione di armadi climatizzati e cerando di accontentare le più svariate richieste della clientela, da quelle riguardanti gli Habanos più economici fino alle referenze più prestigiose e ricercate.

Non osiamo immaginare quante persone illustri visitino ogni giorno il vostro negozio. Come si pongono i personaggi famosi quando vengono a trovarvi? Avete qualche aneddoto da raccontarci?

Molti sono stati i personaggi famosi che sono stati nostri clienti e che vengono puntualmente a farci visita. Per ovvie questioni di privacy non possiamo divulgarne i nomi. Si può però certamente affermare che, anche quando sono accompagnati da una guardia del corpo, essi si pongono con atteggiamento di grande semplicità e discrezione; con loro si può tranquillamente dialogare e scambiare opinioni e proprio perché sono appassionati, di pipa o di sigari, piace loro soffermarsi a disquisire di qualche chicca che, come sempre, abbiamo da proporre.

Qual è stato il personaggio che più di tutti vi ha colpito per una competenza non comune in fatto di Habanos?

Ricordo tra i personaggi più simpatici una persona purtroppo ormai scomparsa, Mike Bongiorno. Era una persona dai modi sempre semplici, gentili, ma con una straordinaria competenza in fatto di Habanos. Inizialmente era un fumatore di pipa, ma poi è passato al sigaro, e quando veniva a trovarci era ogni volta un grande piacere soffermarsi con lui a parlare di tabacchi o dei suoi viaggi; aveva anche una certa conoscenza di tutte le fasi di lavorazione dei sigari.

Raccontaci dei clienti più esigenti o più “difficili” che avete o che abbiate mai avuto.

Mah, i clienti sono un po’ tutti piuttosto esigenti. Purtroppo tramite la rete e i social vengono a conoscenza di informazioni non sempre corrette, ed è difficile a volte farli ricredere su qualcosa di cui sono fermamente convinti ma che non riflette la corretta realtà.
Occorre, con grande garbo, cercare di illustrare con opportune spiegazioni, quali sono gli accorgimenti adeguati per evitare l’insorgere di alcune problematiche. Molti sono pronti a ricredersi e ad ascoltare i nostri consigli (e sono quelli che poi tornano per ringraziarci), altri invece non sono disposti a cambiare parere e rimangono nelle loro convinzioni.

Esistono grandi assonanze tra il mondo del sigaro e quello della pipa, estremamente affascinante e variegato. È vero che questo modo di fumare sta ritrovando nuovo smalto? Vuoi parlarci di questo mondo descrivendone gli appassionati, le miscele più in voga, le shapes più amate?

Ci sono coloro che hanno iniziato a fumare sigari ma che poi, nel venirci a trovare, hanno scoperto anche il mondo della pipa nelle sue infinite forme e nei racconti sulla realizzazione delle stesse, in cui artigianato e passione si fondono. Iniziano quindi ad alternare la fruizione del sigaro a quella della pipa, ricercando magari tabacchi che possano ricondurre questa fumata a quella del sigaro; in realtà spieghiamo loro che i due approcci sono senza dubbio simili, ma non identici, con tutto ciò che ne consegue. In questi casi cerchiamo di aiutarli a correggere i problemi in maniera che possano godere al meglio della loro pipa. Ci sono poi molti giovani, dai 20 anni in su, che si avvicinano alla pipa anche per il fascino e la bellezza dell’oggetto. A loro consigliamo di iniziare con una Billiard, la più semplice e lineare, che evita problemi di condensa, di umidità e difficoltà di tiraggio; in un secondo momento si potrà passare a una pipa curva, o a quelle di forma più particolare come le danesi o quelle di qualche artigiano che propone shapes più o meno originali. Per quanto riguarda i tabacchi, i nostri clienti consumano nel 90% dei casi tabacchi naturali, privi di aromi aggiunti che possono alterare la pipa stessa, rendendola troppo dolce o aromatizzata. Le miscele tipiche più vendute sono le quelle inglesi (le English Mixture) come l’Early Morning per chi inizia con un tabacco leggero, mentre i fumatori più esperti passano a miscele più ricche di Latakia. Alcuni poi creano la loro miscela aggiungendovi il kentucky, mescolandolo con altri tabacchi per avere il gusto tipico della tradizione italiana.

Devo riassortire la mia scorta di Habanos. Quali sono i sigari che Luca Noli considera imprescindibili in ogni humidor che si rispetti?

Al primo posto certamente citerei il Partagas Serie D. No. 4, un sigaro che non può assolutamente mancare in ogni humidor. Seguono l’Hoyo de Monterrey Epicure No. 2 e il Trinidad Vigia, nonché qualche formato di calibro e lunghezza maggiori, come il Montecristo Open Eagle. Sono sigari diversi, ma in virtù del momento e del tempo che si ha a disposizione si può spaziare tra infinite soluzioni. Consiglio il Montecristo No. 4 a chi vuole iniziare e fumare anche qualche sigaro in più, e poi ci sarebbero alcune Edizioni Limitate, di cui purtroppo non abbiamo più disponibilità, come l’H. Upmann Magnum 56 del 2017; inoltre consiglierei qualche ottimo Cohiba Maduro 5, come il Magico, o i Vegas Robaina Don Alejandro e gli Unicos, questi ultimi purtroppo non più disponibili come il Cuaba Diadema, di cui ancora oggi abbiamo una forte richiesta.

Quanto è importante per voi il principio di fidelizzazione del cliente?

È importante al 100%. Il cliente che viene a trovarci deve trovare grande serenità e tranquillità nella scelta dei prodotti, e questo obiettivo è considerato fondamentale anche dai nostri collaboratori, per cui il nostro cliente deve sempre trovarsi perfettamente a proprio agio. Cortesia, Competenza e Cordialità sono i tre principi fondamentali che animano il nostro lavoro, Il fatto che il nostro sia un ambiente esclusivo e raffinato implica inoltre un grande riguardo nei confronti del cliente. Talvolta ci accusano di essere in apparenza un po’ “distaccati” con il cliente; in realtà cerchiamo di non assumere una confidenza che potrebbe essere interpretata come forma di invadenza, per cui in ossequio al rispetto e alla discrezione che dobbiamo a chiunque venga a trovarci preferiamo non essere troppo “espansivi”.

Qual è l’Habano o il brand di cui avete maggiore richiesta?                

Tra le marche più richieste certamente figurano Partagás e Hoyo de Monterrey; negli ultimi mesi, anche in relazione alle novità immesse dal brand sul mercato, Trinidad.
Per ciò che concerne Partagás e Hoyo de Monterrey certamente i più richiesti sono i rispettivi robustos, Serie D No. 4 e Epicure No. 2; i nostri clienti, anche per esigenze legate alla disponibilità di tempo e al gusto, amano molto il cepo 50 dei robustos, mentre per quanto riguarda Trinidad il più richiesto è certamente il Vigia.

Qual è l’età media dell’appassionato che frequenta la vostra boutique? E verso quali moduli si indirizzano i più giovani?

I giovani intorno ai 20 anni sono maggiormente affascinati dal mondo della pipa, mentre notiamo che al sigaro si avvicinano fumatori a partire dai 30 anni. I giovani mostrano unna maggiore propensione alla partecipazione a eventi e serate a tema in modo da poter condividere il loro nuovo interesse, mentre dai 50 anni in poi notiamo minore apertura in tal senso; si preferisce cioè fumare in casa, con gli amici, in contesti privati anche se conviviali. In tal senso. il fumatore di sigaro di mezza età è molto simile al fumatore di pipa, che è meno espansivo, preferendo fumare in solitudine.

Se avessi la possibilità di chiedere a Diadema e ad Habanos un sigaro non attualmente in commercio, quale sarebbe la vitola e il confezionamento che vorresti?

Per quanto concerne il confezionamento i nostri clienti preferiscono i box da 25 unità, in modo da poter valutare al meglio il colore, il profumo e la fattura del prodotto. Per il formato sarebbe bello un formato perfecto, come il Divino di Cuaba, ma più grande. Negli anni scorsi abbiamo avuto l’Hoyo de Monterrey Elegante, che poi però non è più stato disponibile così come il Salomone di Partagás, un altro sigaro molto apprezzato. Ecco, ci piacerebbe uno di questi doble figurados, magari a marchio Cuaba. Quando era ancora importato, il Distinguido era un Habano di cui avevamo e abbiamo ancora grande richiesta.

 

 

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