LA DEGUSTAZIONE di Giuseppe Elefante
Non tutti sanno che la Linea Montecristo 1935, da un punto di vista qualitativo, viene considerata da Habanos SA come l’equivalente della line Behike di Cohiba. Il Maltés interpreta splendidamente tale livello di eccellenza proponendosi in un modulo generoso come il Sobresaliente, lanciato per la prima volta nel 2007 da Partagas nell’Humidor Replica Antiguo e sinora mai utilizzato in una produzione corrente. La capa, liscia e grassa, è ufficialmente classificata da Habanos SA come “Carmelita”, un termine antico e ormai poco utilizzato, equivalente al Colorado della odierna scala cromatica. Dopo aver offerto a crudo sentori intensi di spezie dolci, all’accensione il Maltés manifesta un esordio rigoglioso, con punte floreali di grande morbidezza, ma in cui la forza è già nettamente avvertibile. Puff dopo puff diventa opulento, cremoso, con un sottofondo di dolcezza garbata inscritto in una progressione incalzante, con la forza in continuo crescendo. La parte centrale è un omaggio all’ineffabile, magica partitura di Montecristo, ma dipanata su un registro di ulteriore straordinaria eleganza. Finale poderoso e nobile, con la forza che sottolinea con chiarezza quanto il suo livello possa crescere e armonizzarsi all’insieme come nella curva evolutiva di tutti i manufatti realizzati per durare nel tempo e che vantano una liga studiata a tale scopo. Imbrigliare la potenza del Maltés richiede esperienza e capacità nel padroneggiare un ritmo vivacissimo, che potrebbe travolgere un neofita. I cavalli di razza vanno domati, e al Maltés occorre del tempo perché la sua complessità giunga alla migliore espressione. Nondimeno, già a una prima lettura questo manufatto fa sfoggio di una classe cristallina, intuibile in ogni raffinata nota aromatica e in un crescendo che nel corso della fumata diviene sontuoso, interpretando al meglio la più classica tradizione di Montecristo.
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